Una Ragazza Sapiente e Coraggiosa
Fantastico e rilassante ambiente attorno al lago Aviolo…
tuttavia si rimandi qualche ora il ristoro alle fresche e limpide acque e si prosegua invece verso il passo Gallinera, o bivacco Festa.
Nell’ampia torbiera, ai piedi di un immenso conoide di deposizione timidamente ma tenacemente colonizzato dall’innalzamento progressivo della “tree line” con coraggiosi larici e qualche abete, si trova l’Osservatorio Faunistico del Parco Adamello.
È lì che una giovanissima “guida ambientale escursionistica” (certificata in codice “aigae”) ci ha aperto le porte ad un mondo che il viandante, per quanto motivato ed esperto, difficilmente può cogliere.

Osserva il nostro logo “CAI Rovato” e si presenta: “Sabrina, CAI di Coccaglio“. Una stretta di mano, qualche altra parola ed emergono tante amicizie comuni.
Ha studiato Scienze Forestali a Edolo, è rifugista al Gnutti e prende ferie per servire il Parco.
Ci spiega di come in 4 gatti… come si suol dire, ma con quali competenze emerge subito dai suoi discorsi, stiano facendo il possibile per tutelare e comunicare il Parco dell’Adamello.
Parco regionale, chiarisce, non statale come quello dello Stelvio, con decine di addetti!
Sabrina ha 25 anni, mostra illustrazioni e spiegazioni a chi si sofferma alla capanna dove poi passerà la notte, senza qualche spavento perché… “vedete quella femmina di camoscio che pascola ai bordi del conoide? È curiosa e dispettosa, mi sale sul tetto facendo un gran rumore!”
“Scusa Sabrina, ma quale camoscio, noi non ne vediamo!”
Sabrina punta il formidabile cannocchiale Swarovsky del Parco. “Eccoli! Una stupenda coppia di giovani femmine, guarda che bella maschera bianca, e il vello stupendo: avranno 2 o 3 anni”
“Ma come fai a sapere dove sono?”
“Io qui conosco ogni pietra, ogni tana di marmotta, ogni animale.
Qui ho tutto, guardate che meraviglia: l’acqua, le piante, gli animali, il silenzio, la notte che senza luna è nera di un nero assoluto, e il sole… a proposito, speriamo esca fuori dalle nuvole oggi altrimenti non mi si caricano le batterie e stanotte non avrò un minimo di luce”.
Siamo più che coinvolti, siamo travolti da questa forza coraggiosa ed entusiastica e da questo sapere!

Finiamo per preoccuparci perché, proseguendo il cammino, avremmo disturbato la coppia di camosci.
“Nessun problema – ci conforta la giovane guida – sono due curiose e non si spaventeranno“.
Proseguiamo , quindi, e poco dopo non vediamo più gli animali. Ancora due passi ed eccole a spiarci da dietro un gruppo di abeti.
Questa Sabrina sa bene quel che dice!
Passiamo a trovarla anche al Gnutti (ci promette le immagini che poi ci invierà e che qui alleghiamo), al rifugio un gruppo di giovanissimi anche lì… e un servizio imbattibile.
Il messaggio è inequivocabile: salviamo il Parco dell’Adamello!
– Pierluigi Donna –
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