All'inizio doveva essere il monte Ario la meta dell'escursione di domenica, ma viste le condizioni meteo e sopratutto le probabili condizioni della strada che avremmo dovuto percorrere per arrivare al parcheggio dove avrebbe preso il via la gita ci hanno fatto optare per la val Sorda in quel di Borno.

Giunti  nei pressi della croce di Salven sotto una leggera nevicata abbiamo calzato le racchette da neve all'inizio della stradina che porta in val Sorda, praticamente nel parcheggio.  l'itinerario scelto è quello che ora è conosciuto come il giro delle malghe e la malga pratolungo ora è il rifugio Lorenzini, comunque in un paesaggio prettamente invernale e al cospetto dell'imponente Presolana ci incamminiamo per questa mulattiera che senza presentare mai delle salite troppe ripide si inoltra in val Sorda, la neve caduta durante la notte è praticamente intatta dando all'apripista la soddisfazione di essere il primo a calpestarla, storia un pò diversa quando arriviamo nei pratoni della malga, qua la neve è un pò piu alta e quindi il batterla diventa più faticoso, ma nel nostro gruppo non mancano giovani volenterosi e dalle gambe buone ed è grazie a loro che il nostro passo non rallenta. Dopo aver attraversato un fitto bosco sotto il pian delle citta raggiungiamo dapprima  malga Corvino e poco dopo malga Guccione, dopo aver ravanato un'altro pò di neve giungiamo alla Pratolungo punto di sosta che è anche l'inizio vero e proprio dell'itinerario di rientro. Tragitto a forma di otto disassato sufficentemente  lungo (circa 12 kilometri) con un dislivello complessivo abbastanza modesto (circa 600 metri) ma appagante per le condizioni generali dell'ambiente, per i panorami e naturalmente per la compagnia