TRENO – TREKKING – TRENO Bornato – Pisogne- Marone- Bornato

Per questa gita “collettiva” siamo circa 80 persone pronte a sfidare l’ennesima giornata piovigginosa di questa pazza primavera. A sollevare il morale c’è un folto gruppo di ragazzini impazienti di confrontare i propri scarponcini con le nostre calzature usate. L’avventura inizia alla Stazione Ferroviaria di Bornato. Saliamo sul treno e ci mescoliamo con gli altri passeggeri. Attraverso i finestrini diamo uno sguardo alle Torbiere, poi al lago, poi a Montisola; tutto mogio, grigio. Verso la fine del viaggio, sopra Lovere, uno squarcio di luce illumina la montagna: MIRACOLO!! Il sole c’è ancora. Scesi dal treno con questa speranza, ci incamminiamo verso la meta. Attraversata Pisogne, nei pressi della chiesetta di Giovine, la strada si inerpica; incomincia il fiatone. Dopo un’ora e mezza (per gli ultimi) arriviamo a San Bartolomeo. Breve pausa, qualche foto ricordo e poi via a raggiungere gli altri. Il cielo è indeciso sul da fare. Si aprono e si chiudono gli ombrelli. Una fotografia ad un fiore, un sorso dalla borraccia e su di nuovo per il sentiero, che ora è diventato strada, fino a sentire il vociare dei primi che ci aspettano al passo. Ora la strada è tutta in discesa e fra 15-20 minuti avremo le gambe sotto il tavolo. Durante il pranzo, il cielo si lascia andare, ma col tetto sulla testa va bene così. In attesa di ripartire, Gualtiero (presidente del CAI Palazzolo) improvvisa una lotteria, aiutato da vallette ben assortite. Alle 15 salutiamo e ringraziamo dell’ospitalità il gestore della Conca Verde e scendiamo verso Marone su un comodo sentiero, da dove si possono scorgere le famose Piramidi di Zone. Usciti da un bosco, ci si presenta il lago con la maestosa Montisola; è proprio un bel quadro. L’ultima parte del percorso è una lunga scalinata che ci porta in breve alla stazione di Marone per il ritorno a Bornato. Un grazie a tutti i partecipanti, nonostante il tempo grigio. Un augurio a Carletto che pur non essendo “in gamba” ha dato come sempre il suo apporto.

Ulrico