La gita di domenica 29 settembre, è l’evento che chiude l’annuale attività escursionistica della sezione, ma è soprattutto, l’escursione che ogni anno viene effettuata in ricordo dei nostri amici morti in montagna, o che la montagna l’hanno vissuta camminandoci accanto. È forse per questo che le pessimistiche previsioni meteo, non scoraggiano un buon numero di iscritti dal presentarsi al punto di partenza a Rovato. Sono le sei e trenta e piove, Giovanni è rimasto l’unico coordinatore della gita e mancano alcuni pre-iscritti, ma sedici sono presenti e dopo un breve “conciliabolo” si parte decisi; “quel che sarà, sarà”. La meta prefissata è il Cornone di Blumone, montagna massiccia e scura che svetta (2839 m.) tra la media Valcamonica e la Valsabbia. Con le auto, arriviamo a malga Cadino, poco dopo il passo Crocedomini e piove ancora, ma si parte, sapendo che a due ore di cammino, al lago della Vacca, c’è il rifugio Tita Secchi. Sul tragitto, siamo soli e soli resteremo tutto il giorno. Intanto, la pioggia è andata altrove e pur restando le nuvole, camminiamo all’asciutto sul largo e nuovissimo sentiero che porta al rifugio. Non mancano, mentre saliamo, dei bei scorci panoramici, specialmente verso il basso!; in alto, son sempre le nuvole a disegnare forme e scenari. Al rifugio, ci ricompattiamo e dopo una breve pausa ci inerpichiamo lungo la sassosa mulattiera che con lunghi tornanti porta al Passo di Blumone a 2633 m. Le nuvole che si sono inspessite, il vento, i pendii impervi del Cornone; per quel poco che riusciamo a intravedere!, il tempo di salita (1 h. e 45 min.) indicato sulla freccia segnaletica, che manca per giungere alla vetta, il parere unanime dei partecipanti; tutto propende per la rinuncia alla vetta. Dopo le foto di rito ed un pensiero agli Amici per il cui ricordo siamo saliti fin quassù, torniamo al rifugio senza fretta. Per oggi, saremo gli unici avventori fermatisi per il pranzo o per una birra. Il lago della Vacca, meta classica e super frequentata nelle giornate di tempo buono, oggi è deserta, eppure, in tutta la giornata ci siamo presi “quattro gocce d’acqua” quasi piacevoli!. La montagna è bellissima anche in un simile contesto; basta avere una buona compagnia, guardarsi intorno e se non basta, guardarsi dentro! Alla prossima! (Domenico)